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“Con lo sguardo in su” A Villa Rosa la Belle Epoque siciliana nelle vite di due bambine del tempo

Scritto da il 23 Agosto 2020

Una storia di accoglienza, di amicizia senza confini, una dichiarazione d’amore per la Sicilia e per i suoi abitanti (poco importa se nati sull’isola o appena arrivati). L’ultimo libro di Alessia Franco, “Con lo sguardo in su” (Edizioni Kalos), verrà presentato domenica 23 agosto alle 18.30 alla Casa della musica e delle arti “Giuseppe e Rosa Uccello” di località Serri.

Alla presentazione interverranno la professoressa Daniela Uccello, soprano e docente del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, e l’antropologo dell’Università di Vilnius Dario Piombino-Mascali. Le letture tratte dal romanzo saranno a cura dell’attrice e regista Sonia Grandis, mentre gli intermezzi musicali saranno eseguiti da Maria Ciavatta al violino e Muriel Grifò al pianoforte. “Con lo sguardo in su” è ambientato nella Sicilia della Belle Epoque, in cui vivono Josetta e Sisidda.

Due bambine che sotto lo sguardo del lettore crescono, si incontrano, si confrontano. E che, pur abitando nella stessa villa, hanno due esistenze profondamente differenti. Josetta proviene da una realtà mitteleuropea, è abituata a uno stile di vita agiato; Sisidda invece dalla poverissima contrada di Danisinni, a Palermo, e, a contatto con una realtà diversa dalla propria, impara a vedere il mondo e la sua bellezza “Con lo sguardo in su”. Senza sentirsi più inadeguata, finalmente liberata dal giogo della soggezione. Sullo sfondo una Sicilia nel periodo più splendente, in cui arrivavano da tutta Europa per quell’eterna primavera non solo climatica. Preziosissime le ambientazioni, meticolosamente ricostruite, dei luoghi e dei personaggi della Palermo che fu. Allo stesso tempo, lo sguardo si rivolge alle sacche più povere della Sicilia: ai quartieri senza i più elementari servizi igienici, ai bambini-schiavi impiegati nel durissimo lavoro delle zolfatare (carusi sono, appunto, i fratelli di Sisidda, e particolarmente poetica è la loro descrizione). “Alessia Franco ci porta in questa piccola grande storia di amicizia fraterna e solidale con una scrittura innervata di grazia commossa ma senza compiacimenti né sdolcinature”, sottolinea Moni Ovadia nella sua presentazione.

SINOSSI

 

Josetta si è trasferita da poco a Palermo dalla Germania: il papà fa l’antiquario, e in Sicilia vede nuove opportunità di lavoro. Siamo nel periodo della Belle Epoque, e sono molte le famiglie che, da tutta Europa, decidono di venire a vivere e lavorare su quest’isola colta, ricca, produttiva. Sisidda, invece, dal suo poverissimo quartiere non si è mai spostata se non per andare a servizio, proprio in casa della famiglia di antiquari, che abita una villa liberty immersa in un giardino rigoglioso. Un’amicizia, quella tra le due bambine, che nasce per caso e che porterà alla luce tante altre vite di loro coetanei: da quelli ricchi e privilegiati ai carusi, che si sfiniscono di lavoro e rischiano la vita nelle zolfare. Con il suo nuovo romanzo – scritto da un adulto con la voce dei bambini, una voce e, dunque, una scrittura che insieme alle protagoniste cresce pagina dopo pagina – l’autrice si immerge con grazia e delicatezza in un periodo storico affascinante costellato di luci e ombre, di cui recupera frammenti di vita, usanze, personaggi e luoghi noti o dimenticati, rivolgendosi tanto ai ragazzi quanto a un pubblico maturo. Dall’incontro di due realtà apparentemente inconciliabili nascono il rispetto, la conoscenza, il dialogo. In una parola, il diritto di ogni bambino di vivere “con lo sguardo in su”.

BREVE BIO DELL’AUTRICE

 

Alessia Franco (Palermo, 1976), giornalista e scrittrice, ha pubblicato “L’isola del vento” (2012, Armando Siciliano Editore), “Le catacombe del mistero” (2013, Navarra Editore), “Raccontami l’ultima favola. Giorgio Boris Giuliano, commissario e cantastorie” (2016, Mohicani edizioni).


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