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Davide Dama si racconta a “Momenti in Radio”: «Il mio modello? Bonucci!»

Scritto da il 31 Marzo 2019

«Quant’era pesante il pallone a quel punto? Tanto, tantissimo! Quando il nostro portiere ha parato l’ultimo rigore è stata una gioia per tutti!»

Un’intervista in diretta molto seguita dal pubblico radiofonico di Radio Milazzo, andata in onda nella trasmissione della mattina “Momenti in Radio” a cura dello speaker Francesco Anania.

“Momenti in Radio” è un programma che ogni giorno vanta una rubrica a tema con approfondimenti, curiosità e interviste a diverse personalità del campo dell’arte, della cucina, dello sport e delle scienze umane.

Il giovane talento del calcio, il milazzese Davide Dama, è stato uno dei protagonisti della puntata del 29 marzo 2019 iniziata alle ore 11:00 e intervistato da Francesco Anania.

Reduce della vittoria con gli emiliani del Viareggio Cup, sogna di giocare in serie A, magari proprio con la Juventus, squadra per la quale tifa.

Davide Dama è un ragazzo che vive di calcio. Su FB scrive: “La mia droga è il calcio”.

La tua vittoria è stata un risultato molto importante per tutti, per la squadra ma anche per familiari e amici. Dichiara Francesco Anania durante l’intervista.

Com’è stato vincere il Viareggio Cup che sicuramente è uno dei più importante tornei giovanili che ci sono in Italia?

«Ho provato un’emozione molto forte e impossibile da spiegare. Questo torneo l’ho sognato da molto e ora eccomi qui che l’ho vinto grazie alla mia squadra ma più in generale grazie a tutti».

Quando hai alzato la coppa in aria, quali sono state le primi immagini, le prime persone che ti sono venute in mente?

«Mio nonno che da lassù mi ha guidato alla vittoria, la Panini e tutti i miei amici e le perone che ho accanto».

Hai iniziato qui nel milazzese, poi il passaggio al città di Messina è stato fondamentale per l’arrivo a Bologna. Come nasce la passione per il calcio?

«In famiglia siamo tutti sportivi. Mio padre faceva il ciclista ad alto livello e io sin da piccolo ho voluto giocare a calcio. Quindi il calcio è stato una passione nata quando ero bambino che ho voluto coltivare. È uno sport che regala molte emozioni».

Quale ambiente hai trovato a Bologna?

«Un ambiente bellissimo, mi trovo molto bene. Sono l’unico del sud, l’unico siciliano e ringrazio davvero tutti i miei compagni per l’accoglienza».

Difensore centrale. Qual è il tuo punto di riferimento? Hai un calciatore a cui ti ispiri? Un modello?

«Bonucci. Tifo per la Juve. Bonucci mi piace non solo per come gioca ma per il tipo di persona che è. Mi è sempre piaciuta la sua personalità e magari un giorno sarò come lui»

Hai visto i tuoi compagni della prima squadra come hanno festeggiato la vittoria?

«Sì anche loro ci tenevano molto, soprattutto la società di Bologna. È un torneo che mancava da 52 anni e ne sentivamo tutti la mancanza».

Ma quant’erano pesanti i calci di rigore? Quant’era pesante il pallone a quel punto?

«Tanto, tantissimo! Quando il nostro portiere ha parato l’ultimo rigore è stata una gioia per tutti!»

Hai dormito la notte della vittoria?

«Diciamo poco»

Sei pronto per affrontare il mondo dei professionisti? Quali sono state le prime parole che ti hanno detto i dirigenti del Bologna?

«Mi hanno fatto tanti in bocca al lupo per continuare la stagione, sapevano che venivo dal calcio dilettantistico quindi sapevano che non era facile passare al professionistico ma devo dire che mi sono ambientato bene»

Riuscirà il Bologna a salvarsi?

«Sì penso di sì.»

Hai conosciuto i giocatori? Milanović?

«Sì, ho fatto un allenamento con lui. Milanović è un bravissimo allenatore e soprattutto ci sa fare con i giocatori».

Chi ti ha chiamato per primo dopo la vittoria?

«Mio padre! Era più emozionato di me».

È stata una grande soddisfazione per tutti, tra l’altro conosco tuo padre e posso capire come si sia sentito. Ti vogliamo vedere tutti sui campi di seri A!

L’intervista del giovane talento milazzese Davide Dama, vincitore del Viareggio Cup con la maglia del Bologna, è terminata con un brano a lui dedicato dalla zia Aurora.

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