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L’installazione di Nino Abbate “La voce del Silenzio” suscita una profonda emozione al pubblico presente al Museo Epicentro

Scritto da il 5 Ottobre 2025

Ancora un grande momento d’arte e cultura al Museo Epicentro di Barcellona Pozzo di Gotto località Gala. Il pubblico presente all’innaugurazione dell’istallazione di Nino Abbate intitolata “La voce del Silenzio: nell’immaginazione e nei sogni si rivela la realtà”, organizzata in collaborazione della galleria Progetto Citta in occasione della 21° Giornata del contemporaneo AMACI a livello nazionale è stato colto da una profonda emozione per il tema trattato e per la visone ottica e video dell’istallaziione, dedicata ai bambini uccisi nella striscia di Gaza, realizzata con le doghe di una vecchia botte di vino con sopra, riportanti i nomi dei bambini uccisi in guerra a Gaza.

Un intervento che ricorda molto le opere di “Arte povera” realizzate proprio con materiale di scarto. Oltre all’installazione, nel museo è stato proiettato un video realizzato da Gianluca Abbate con le immagini della guerra nella striscia di Gaza, con i bambini affamati e feriti in cerca di cibo negli edifici distrutti con le bombe.

Un’installazione per far riflettere sul ruolo dell’arte contemporanea e i suoi rapporti con la realtà, un momento di riflessione sul mondo attuale. Nel catalogo dell’evento, con testo introduttivo di Andrea Cristelli, che ha colto appieno nel suo intervento il significato dell’opera che ha spiegato nei minimi dettagli e dell’importanza storica contemporanea; che ha seguito l’intervento di Nino Abbate che ha spiegaro la genesi dell’istallazione.

Notevoli in catalogo anche i contributi pubblicati: scritti, poesie, fotografie di personaggi della cultura da Antonio Franco Cassata, fondatore del museo etnoatropologico “Nello Cassata”, il poeta Bartolo Cattafi, con la poesia “Riparo”, la scrittrice e saggista Patrizia Zangla, con il suo testo “Esortazione alla lettura. Io leggo”, il fotografo Angelo Gianluca Abbate con il suo video su Gaza, l’Architetto Marcello Crinò, con i suoi Xerocollage sulla guerra, l’artista e poetessa Salva Mostaccio con la sua poesia, “Scarpette bucate” e l’artista Australiana Virginia Rayn con la sua mattonella a d’arte che dasempre si occupa deiproblemi sociali nelle sue opere

Un evento di grade significato culturale e artistico che sicuramente nel tempo sarà una traccia indelebile e testimonianza storica di questi avvicendamenti catastrofici della società contemporanea.


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