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“Dalla piccola alla grande scena”: Giovedì 27 maggio e 3 giugno 2021 alle 18,30 “Medusa” e “L’ira di Achille”

Scritto da il 26 Maggio 2021

Prosegue la rassegna di spettacoli in streaming, “Dalla piccola alla grande scena”, diretta da Mimmo Cuticchio in occasione dei 50 anni dalla nascita della compagnia Figli d’Arte Cuticchio. Domani, giovedì 27 maggio alle 18,30, è la volta dello spettacolo “Medusa” su RaiPlay con la regia di Mimmo Cuticchio, la musica di Giacomo Cuticchio e un ensemble di giovani musicisti siciliani. Nella messinscena convivono le tradizioni dell’Opra dei Pupi e dell’Opera lirica. Il libretto di Luca Ferracane rende omaggio ai grandi poeti del melodramma del Settecento (Zeno e Metastasio) ed è dunque in versi (novenari ed endecasillabi). Ma diversamente dal melodramma barocco che prevedeva di solito un lieto fine, qui l’eroina tragica va incontro a un infelice destino.

La trama prende spunto dai racconti mitici che narrano della Gorgone, precisamente quelli di età ellenistica, le cui fonti riferiscono di una bellissima fanciulla mutata in mostro dalla dea Atena, irata per la profanazione del suo santuario in seguito all’amplesso della giovane con il dio dei mari Poseidone. La figura della Medusa ha un legame inscindibile con la Sicilia, crogiolo di innumerevoli civiltà, una terra ospitale ma allo stesso tempo perennemente calpestata come la bellissima fanciulla Medusa, destinata dal Fato ad essere maledetta da una dea e immortalata nel suo ultimo respiro: un urlo soffocato che invoca l’amore degli uomini. In scena i pupari sono come sacerdoti al servizio della storia e ogni azione è realizzata come forma rituale. Il testo cantato, la musica, viaggiano parallelamente ma non c’è nulla di didascalico. Tutto si muove poeticamente e come nei sogni, Medusa non è ancora il mostro che ci hanno abituati a conoscere, è una giovine, bella fanciulla che sogna l’amore. Questo sogno sembra diventare realtà ma il fato ha disposto diversamente. 
Il finale è noto, purtroppo, non possiamo noi cambiare il destino della storia.

Giovedì 3 giugno, invece, sempre alle 18,30 sulla piattaforma Italiafestival.tv, è in programma “L’ira di Achille” dall’“Iliade” di Omero con l’adattamento scenico e la regia di Mimmo Cuticchio. Lo spettacolo è pensato per il grande palcoscenico. L’azione si svolge su tre piani scenici: gli uomini/pupi, i sacerdoti/pupari e gli dei/attori. Giacomo Cuticchio ha scritto appositamente la suite musicale per lo spettacolo, ideato, montato e diretto dal padre Mimmo. L’epica si fonde con il contemporaneo in una messa in scena che vede in azione nuovi pupi creati sulle gure dei greci e dei troiani, nel rispetto di quei canoni tradizionali che la famiglia d’Arte si tramanda di generazione in generazione. Analogamente, strumenti antichi e moderni vengono armonizzati nella colonna sonora che accompagna, in una progressione dialettica, i fatti rappresentati, seguendone i ritmi di improvvisazione tipici del teatro dei pupi.

 In tutto la rassegna comprende 10 titoli in streaming. Ogni giovedì, fino al 10 giugno, i video saranno online alle 18,30 ma poi sempre disponibili on demand. L’ultimo appuntamento è il 10 giugno con “La fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria” su Italiafestival.tv. Tutti gli spettacoli sono comunque disponibili sul canale YouTube della compagnia.  

 La rassegna è una scommessa per la compagnia Figli d’Arte Cuticchio che in un anno difficile come questo per tutto il mondo dello spettacolo congelato dalla pandemia, vuole comunque portare avanti alcuni progetti per celebrare il 50esimo anniversario, un traguardo importante sia per la storia artistica della stessa compagnia che per il grande contributo che la realtà guidata da Mimmo Cuticchio è riuscito a dare al mondo dell’arte e della cultura, non solo teatrale.


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