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Donne che fanno la differenza. Google omaggia la scrittrice di “Rose nere ed esistenza”: Amrita Pritam

Scritto da il 31 Agosto 2019

I fili della memoria sono intrecciati con fibre durature. Prenderò questi frammenti, li tesserò e ti incontrerò di nuovo.

Scrive così la scrittrice indiana Amrita Pritam (1919-2005) considerata la prima donna importante della letteratura del Punjab, che oggi avrebbe compiuto 100 anni.

I designer di Google la ricordano con un doodle inserito nell’home page del motore di ricerca ispirato a uno dei suoi testi di fama internazionale dal titolo “Rose nere ed esistenza”.

L’omaggio di oggi (31 agosto 2019) rientra nel proposito di celebrare figure di spicco del mondo femminile e magari poco conosciute dal grande pubblico, che con le loro attività hanno lottato per l’uguaglianza dei diritti di genere.

Attraverso i suoi scritti, Amrita ha raccontato il dolore e gli orrori degli anni della partizione della vecchia colonia britannica Indiana, a maggioranza indù, e Pakistana prevalentemente musulmana.

Era il 1947, e la Storia sanguinò ancora segnando non solo la produzione della scrittrice ma anche la sua stessa vita. Seguì un conflitto devastante con migliaia di morti, la cui unica colpa era quella di trovarsi nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato.

Un po’ come oggi.

Il corpus della scrittrice non racconta solo la miseria umana: i suoi versi sono stati fondamentali anche nel processo di emancipazione delle donne indiane grazie ai forti accenti autobiografici relativi alla sua infelice esperienza matrimoniale.

Amrita sostenne attivamente le campagne del Movimento Progressista portando un importante contributo in termini sociali e culturali.

Dal punto di vista letterario, riuscì a definire i caratteri della letteratura punjabi della seconda metà del XX secolo.

In sessant’anni di carriera ha scritto 100 libri di poesia, narrativa, saggi e canzoni popolari del Punjabi tradotti in tutto il mondo.


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