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Le “Maschere” dell’Arte Contemporanea a Barcellona Pozzo di Gotto

Scritto da il 12 Marzo 2024

Riceviamo e pubblichiamo la Lettera Aperta di contestazione dell’evento che si terrà giorno 16 marzo 2024 nella ex Chiesa di San Vito-Auditorium per difendere il Museo Epicentro e gli artisti in collezione.

Lettera a firma dell’artista Nino Abbate.

Sono passati quasi Cinquant’anni da quando nei primi anni Ottanta si era organizzata una collettiva d’arte contemporanea nella ex Chiesa di San Vito a Barcellona Pozzo di Gotto e non sono stato invitato, sposato da poco con Salva, avevo tanta voglia di fare arte. Dopo alcuni decenni nello stesso luogo si ripete la stessa identica cosa. Allora ho avuto la forza di reagire e insieme a Salva, abbiamo creato nel 1988 lo Studio d’Arte e nel 1994 fondato il Museo Epicentro a Gala, nel corso di tutti questi anni abbiamo organizzato tanti eventi culturali e pubblicati cataloghi libri, quando l’arte a Barcellona Pozzo di Gotto era praticata da pochi. La mia ribellione rivoluzionaria a quei tempi era il rispetto prima degli uomini e poi dell’arte, gli stessi uomini di cultura che in un primo momento non mi conoscevano nel tempo mi hanno apprezzato con la loro presenza e partecipazione agli eventi tenuti a Gala. Con il Museo Epicentro ho superato danni e condanne, procurate da intemperanze climatiche, pecuniarie e carcerarie.

La mia passione per l’arte e l’esperienza alla fatica fatta nell’atletica leggera, mi ha formato a superare quei momenti in questa città di Barcellona Pozzo di Gotto, che “dimentica” ho portato in alto il suo nome, prima come atleta della Fiamma Tirrenica convocato nella Nazionale Italiana di Maratona a Furth in Germania Federale e dopo come artista e operatore culturale. Oggi dopo quasi cinquant’anni tutto si ripete… cosa rimane di me? Rimane quella soddisfazione di avere creato il “Museo Epicentro” con la sua collezione d’arte contemporanea, “un monumento, una scultura, un’opera d’arte”. Che tutte le città vorrebbero avere. Cosa dire di questi uomini di cultura contemporanei che si sono “allattati di Epicentro”, senza chiedersi un motivo di quello scrivo in questa lettera… Provo un profondo rammarico con la “Mascherata” che si tiene il 16 marzo 2024, nella ex chiesa di San Vito-Auditorium.

Dagli organizzatori dell’evento: L’Università della Terza Età, all’Amministrazione del comune di Barcellona Pozzo di Gotto, All’Assessorato alla cultura, che dovrebbero difendere i luoghi di importanza storica della loro città e tutti i relatori citati. Perchè il Museo Epicentro è stato lasciato fuori dall’evento che titola “Barcellona Pozzo di Gotto Città del Contemporaneo” è un vero oltraggio all’arte, alla mia persona e tutti gli artisti in collezione In una mia pubblicazione “Un Tributo all’arte” (2011) per capire meglio questa “mascherata” ho pubblicato una foto con l’opera dell’artista Gjuillaume Bijl, che presento nel 1988 alla Biennale Venezia, una “CASA” come scultura, “EPICENTRO” è una scultura.

L’arte è linguaggio, mezzo di comunicazione, qualsiasi luogo situato al “Centro o in Periferia” di una città, non può essere messo da parte per decisione di qualcuno. L’arte rappresenta la libertà e la cultura dei popoli, non si può nascondere la grande bellezza dei luoghi culturali di Gala come il Museo Epicentro, eletti dal Mic, Ministero dei Beni Culturali, tra i “Luoghi del Contemporaneo in Italia del 2022”. Il 16 marzo 2024, il Museo Epicentro, dimenticato, voluto o non voluto, con i suoi luoghi di cultura sopravviverà nel tempo. Museo Epicentro: Arte contemporanea su mattonelle Il Museo Epicentro, creato e voluto dall’artista Nino Abbate è un angolo del mondo che racconta, attraverso le mattonelle, l’arte italiana contemporanea e le sue trasformazioni dal secondo dopoguerra a oggi. Il Museo si trova nella frazione di Gala, del comune di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, in una location d’eccezione: un’altura immersa nel verde.

Il progetto “Epicentro” si concretizza dalla fine degli anni ‘80 del ‘900, con la fondazione di una associazione culturale, successivamente Luogo della cultura, e con il primo spazio espositivo denominato Studio d’arte Epicentro (di recente riaperto e rigenerato con dei mosaici d’arte, come galleria espositiva temporanea e archivio del Museo Epicentro). Nerl 1992, poco distante dal primo viene aperte la nuova sede espositiva, oggi Luogo del contemporaneo per il Ministero della Cultura (Mic) che lo ha recentemente riconosciuto e istituzionalizzato come tale. Nino Abbate inizia ad avvicinarsi all’arte delle mattonelle quasi per caso, quando per diletto trasforma un pacco di comuni mattonelle in un “muro della poesia”. Un gesto artistico quasi inconsapevole, quello di scrivere sul cotto dei versi, ma che aveva un fine concreto decorare l’esterno della nuova sede di Epicentro. Questa genesi creativa fu solo l’inizio della lunga storia del Museo, oggi punto di riferimento per numerosi studiosi del contemporaneo. Così Nino Abbate inizia a raccogliere e collezionare un cospicuo numero di mattonelle grazie ai suoi contatti con artisti siciliani, nazionali e internazionali che confluirà nell’iniziale nucleo del Museo e nella prima esposizione “Artisti per Epicentro”. L’ultima esposizione, ovvero la numero 25, si data 2018.

Le mattonelle raccolte in tutti questi anni sono un vero e proprio catalogo sistematico per studiare e addentrarsi nelle principali correnti artistiche contemporanee italiane e non; interessante non solo per la varietà della collezione ma anche perchè artisti rinomati si sono confrontati con la realizzazione delle loro opere su manufatti usati per l’edilizia come le mattonelle in cotto trasformandole in “opere d’arte”, un unicum sulla scena artistica internazionale. Appena entrati nel Museo, il colpo d’occhio e stupefacente: le opere, mattonelle in cotto, perfettamente allineate, hanno tutte la stessa dimensione 30×30 cm e la semplice osservazione, sempre più curiosa e minuziosa, diventa invito al viaggio tra decenni e culture diversi. La collezione non è mai statica, si ingrandisce e si evolve grazie a nuove acquisizioni e donazioni. Attualmente sono più di mille gli artisti che si sono cimentati, negli anni, su una superficie cosi piccola, in maniera originale e variegata con stili, materiali e tecniche personali. Ogni artista ha avuto quindi la libertà di esprimersi in base al proprio stile, la propria visione e ricerca artistica. Una collezione che non interessa soltanto la ceramica d’arte ma anche la fotografia, la scultura, il design, il mosaico e il vetro d’arte.

Tra i numerosi artisti affermati presenti nelle maggiori collezioni pubbliche e private, nelle storiche rassegne come la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Documenta di Kassel in Germania, la Quadriennale Nazionale d’arte di Roma, ci sono tra gli altri le testimonianze di Enrico Castellani, Piero Guccione, Enzo Mari, Ettore Sottsass, Gillo Dorfles, Pietro Consagra, Fabio Mauri, Emilio Isgrò, Mimmo Jodice, Gino Marotta, Milena Milani, Carla Accardi, Hidetoshi Nagasawa, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Mario Ceroli, e tutti i maggiori rappresentati dei movimenti artistici dal dopoguerra a oggi. Hanno scritto maggiori critici e storici dell’arte in Italia, tra gli altri: Renato Barilli, Lara-Vinca Masini, Vittorio Fagone, Milena Milani, Rossana Bossaglia, Giorgio Seveso, Italo Tomassoni, Duccio Trombadori, Antonio Paolucci…


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