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Media, Migrants and Human Rights: Convegno internazionale alla Kore il 30 e 31 maggio per discutere del senso e delle forme della “humanitas”

Scritto da il 27 Maggio 2019

Accade così, che dopo un triennio di studi dedicato sia all’analisi di un fenomeno sociale, con il supporto di finanziamenti ricevuti mediante il programma europeo Erasmus+ (Progetto Paris), sia al rafforzamento delle competenze degli operatori del settore sociale impegnati nell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, lo scenario muti, ed il fenomeno sociale evolva, portando con sé una sua inedita rappresentazione mediale che riscrive il senso dell’humanitas, proponendo uno scontro tra piccoli titani.

Da qui l’idea di organizzare il convegno internazionale MedMiHuR2019 – Media, Migrants and Human Rights. In the Evolution of the European Scenario of Refugees’ and Asylum Seekers’ Instances all’Università Kore di Enna.

Tale proposta è stata accolta da molti studiosi, accademici e non, che a vario titolo si confrontano quotidianamente con il fenomeno migratorio, la sua rappresentazione e la riscrittura del senso dell’humanitas.

Un intreccio di temi e sentimenti che scandisce le due giornate del 30 e del 31 maggio, la cui organizzazione è a cura di: Gevisa La Rocca, Responsabile scientifico del progetto e del convegno, Roberto Di Maria, Preside della Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche – che ha accolto e sostenuto il progetto convegnistico – Lucia Corso, docente di filosofia del diritto, Juan Martínez Torvisco, docente dell’Università de la Laguna, Filippo Romeo, docente di diritto privato e di Gino Frezza, coordinatore nazionale della sezione PIC-AIS (Processi e Istituzioni Culturali della Associazione italiana di sociologia).

Le linee di indirizzo del convegno sono affidate alla sessione plenaria di giovedì 30, nel corso della mattinata, alla quale prenderanno parte Rolando Marini (Università per Stranieri di Perugia), Roberto Barbeito Iglesias (Università Rey Juan Carlos di Madrid), Calogero Ferrara (Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Palermo), Antonio Parrinello (Fotogiornalista stringer Reuters), Francesco Pira (Università di Messina), Enrico Lando (autore e regista) e Jacky Ido (attore). Questa prima parte del convegno permetterà ai giornalisti che parteciperanno iscritti all’Ordine di ottenere 6 crediti deontologici per la formazione permanente.

Nel pomeriggio del 30 e nelle prime ore della mattina del 31, si alterneranno – all’interno delle sessioni tematiche parallele – le voci di quanti impegnati nell’analisi del fenomeno migratorio e per chiudere i lavori, alle ore 11.30 del 31, Gianfranco Pecchinenda dell’Università di Napoli “Federico II”, coordina una tavola rotonda volta ad esplorare il ruolo delle scienze sociali nello studio delle migrazioni, alla quale partecipano: Gino Frezza, Università degli Studi di Salerno; Ivan Pintor Iranzo, Università Pompeu Fabra Barcellona; Lucia Corso, Università degli Studi di Enna “Kore”; Fabio Lo Verde, Università di Palermo; Juan Martínez Torvisco, Università de la Laguna; Ignazia Maria Bartholini, Università di Palermo.

Due giornate per fermarsi a riflettere su ciò che sta accadendo intorno a noi, per chiedersi chi siano i migranti, quali le ragioni dell’accoglienza e della chiusura dei porti, il delicato compito affidato agli operatori del settore sociale, il ruolo dei media nella narrazione della migrazione.

Un convegno che deve molto alla lungimiranza degli Organi di Ateneo; e fruibile da ascoltatori esterni: porte aperte alla conoscenza alla Kore.

Ospite al MedMiHuR 2019 per presentare il suo ultimo film “Scappo a casa” in cui, in chiave umoristica, è delineata la figura dello “straniero”, sarà Enrico Lando. Enrico Lando – autore, sceneggiatore, regista e documentarista noto al grande pubblico per “I soliti idioti” (2011), “I soliti idioti 2” (2012), “Amici come noi” (2014), “Quel bravo ragazzo” (2016) e non ultimo “Scappo a Casa” (2019) – è ospite dell’Università degli Studi di Enna “Kore” il 30 maggio prossimo. L’autore è cresciuto professionalmente a Londra, dove ha realizzato nel 2001 il programma “New Music TV”, che è diventato un punto di riferimento per l’industria discografica inglese ed è stato venduto in 48 Paesi. Tornato in Italia ha iniziato a lavorare come regista per la TV e poi per il cinema. È uno dei creatori della serie televisiva “I soliti idioti” (2009). Con il documentario “Chi ga vinto?” con Marco Paolini, ha vinto il Premio Internazionale del Reportage e Documentario al Festival del Mediterraneo di Marsiglia del 2009.


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