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#recensione “Figlie di Eva”. Entusiasmo, sorrisi e riflessione sociale con Cucinotta, Belvedere e Andreozzi

Scritto da il 7 Dicembre 2019

Uno spettacolo entusiasmante che, con il sorriso, offre spunti di riflessione sociali e culturali. Figlie di Eva è la storia di tre donne le quali, danneggiate da un politico potente, trovano il modo di vendicarsi. Sono donne completamente diverse che diventano alleate per via delle ingiustizie personali subite.

Ecco i nomi delle tre protagoniste: Elvira, Vicky e Antonia. Elvira è la straordinaria segretaria. Elvira sa, Elvira vede, Elvira risolve. Vicky è la moglie tradita, donna di lusso un po’ ingenua. Antonia è la professoressa di latino precaria, emigrata, romantica. Ad unire i loro destini un uomo: Nicola Papaleo, politico disonesto che mette nei guai tutte e tre: a causa sua Elvira avrà problemi legali; Vicky sarà abbandonata in diretta tv per una bionda; Antonia perderà il suo lavoro di insegnante perché scoperta a passare gli scritti di maturità al figlio di Papaleo.

Le tre si coalizzano meditando vendetta. La punizione ideale sarà fargli perdere le elezioni contro un competitor creato a tavolino da loro. Verrà così scelto per questo compito Luca Bicozzi, aspirante attore squattrinato. Le tre figlie di Eva gli insegnano tutto quello che serve per conquistare il favore dell’elettorato tanto che Luca vincerà le elezioni. Ma non é questa la vittoria più grande per le tre donne. La conquista più importante è aver preso consapevolezza della propria forza, individuale ma soprattutto di gruppo. Una sorellanza che combatte e vince il pregiudizio, il maschilismo e la prepotenza del potere.

 

Scritto da Donatella Manna


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