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Roma, convegno internazionale sulle Fake News. Il sociologo Francesco Pira: “Un’industria dell’influenza di dimensioni globali”

Scritto da il 25 Gennaio 2019

«La proliferazione e disseminazione delle fake news non rappresenta più un fenomeno episodico ma è parte integrante di una strategia ben definita che coinvolge anche la politica e che sfrutta le dinamiche social per costruire consenso e manipolare l’opinione pubblica. Si tratta di fatto di un’industria dell’influenza di dimensioni globali e che attraversa tutti i settori della società».

Parole del professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione e giornalismo all’Università di Messina, intervenuto al convegno internazionale tenuto mercoledì 23 gennaio 2019 a Roma, al CNEL nell’Aula Parlamentino, sul tema: “Vero o Falso? Promuovere i luoghi affidabili del web, combattere le fake news. Fare rete per bonificare la rete”.

Molto apprezzato l’intervento del sociologo siciliano Francesco Pira, che sul tema ha svolto un’intensa attività di ricerca poi pubblicata sul libro “Giornalismi” di cui è autore con Andrea Altinier.

Ha tenuto una relazione su: “l’Esagono delle fake news”.

L’incontro in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti è stato organizzato dall’associazione Qualitynews Italia, associata a Confassociazioni – che fin dalla sua costituzione opera per promuovere la cultura della qualità dell’informazione su web e la diffusione di “luoghi della comunicazione” affidabili – ed è patrocinato dalla presidenza del Senato e Confassociazioni. Media Partner sono stati RQL Network, Radioinblu, il portale affaritaliani.it ,  lavocedinewyork.com, tribunapoliticaweb.it

Ad introdurre e coordinare i lavori Dario Tiengo, presidente Quality News Italia. Interessanti ed applauditi gli interventi di Angelo Deiana, presidente Confassociazioni; Stefano Colla e Filippo Piervittori,  vicepresidenti Qualitynews; Giorgio De Michelis, docente Università Milano-Bicocca e vicepresidente fondazione Irso; Franco Casali, membro Accademia delle Scienze di Bologna, Francesco Pira, sociologo e docente Università di Messina; Angelo Maria Perrino, direttore affaritaliani.it; Stefano Vaccara, direttore lavocedinewyork.com e corrispondente Radio Radicale (in collegamento dagli Stati Uniti); Giancarlo Ricci, direttore Microsoft News Italia e Paesi del Mediterraneo; Pawel Zorzan Pawel ‘okno’ Zorzan Urban, cofounder & senior cyber security manager Brat;Massimo Gava, editore del trimestrale Dante e di dantemag.com (in collegamento

da Londra); Domenico Navarra, giurista specializzato in tecnologia e innovazione; Anna Zollo, direttore di frodialimentari.it.

Nel corso del suo intervento il professor Pira ha illustrato il risultato della sua ricerca e presentato l’esagono delle fake news che comprende i seguenti fattori: appeal, flussi, viralità, velocità, crossmedialità e forza.

«Si tratta di un fenomeno pericoloso – ha concluso Pira – che come abbiamo visto anche dalle qualificate relazioni del convegno di oggi, non basta smontare con argomentazioni scientifiche. Servono strategie di comunicazione integrata in grado di posizionare le corrette informazioni nella mente del consumatore mediale. È una questione seria che bisogna affrontare in modo sistemico ed in cui la comunicazione gioca un ruolo chiave. Purtroppo il fact checking non è il vaccino alle fake news e da solo non basta. È fondamentale costruire un controflusso di informazioni con contenuti in grado di diventare virali e contrastare l’uragano delle fake news perché spesso, poi, le bufale sono notizie negative su qualcuno o qualcosa».


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