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“Vedere davvero” il dono di Santa Lucia, testo di Donatella Manna

Scritto da il 13 Dicembre 2022

Riceviamo e pubblichiamo il testo della Dott.ssa in Scienze dell’Educazione Donatella Manna, scrittrice e poetessa, originaria di Santa Lucia del Mela (ME) e attiva sul territorio con diverse iniziative di promozione culturale.

 

Il 13 dicembre la Chiesa celebra Santa Lucia, la giovane martire siracusana ritenuta, a causa del supplizio subìto, la
santa protettrice della vista. A tal proposito mi sono ritrovata a riflettere, in modo del tutto naturale, sui vari significati
del “vedere”. Perché vedere va oltre il semplice atto del “guardare”. È infatti possibile scorgere con gli occhi e non
cogliere assolutamente nulla dell’essenza delle cose. In fondo la nostra società è così profondamente superficiale che
questa considerazione appare ovvia. Eppure, tra i tanti che guardano ma non vedono, questo mondo è ancora abitato
da qualche individuo differente che, con ostinazione e forse anche ingenuità, coltiva la vera vista, il vero significato del
vedere. È gente che si trova spesso spaesata tra i propri simili, destinata ad essere turbata e offesa dalla mancanza di
sensibilità altrui, dalla quasi assenza di empatia. Eppure, malgrado ne soffra, continua a “vedere davvero”. E cosa
vede?


Vede se stesso, nella propria autenticità. Senza filtri, belletti, titoli, ruoli. Ed è per questo tanto impegnato a migliorare
se stesso che non spreca tempo ed energie a criticare altri. La maldicenza e la cattiveria gratuita non gli appartengono.
Anzi, lo disgustano. Poi vede il prossimo. Vede il dolore di chi vive le assenze con dignità e discrezione. Vede la
solitudine di chi produce tanto rumore per coprire il vuoto che ha dentro. Vede lo sconforto di chi ha sempre faticato
ma non riesce a raggiungere il traguardo meritato. Vede le ferite emotive di chi è stato abbandonato, poco amato,
non accettato. Vede la tristezza di chi vorrebbe essere sereno ma una nuvola nera glielo impedisce, facendolo
sprofondare nei pensieri negativi. Vede l’impegno degli umili e l’arroganza dei potenti. Certo, vedere questa realtà non
è piacevole. Ma che ci piaccia o no, è la realtà. Quantomeno una parte. Perché poi vede anche la bellezza che c’è. E
guarda caso, la trova in mezzo a quelle stesse brutture che ho appena elencato. La trova in quei volti, in quei cuori
colpiti, feriti, delusi, amareggiati. La trova lì perché quella è gente che non si è mai arresa, che cade e si rialza, che
asciuga le lacrime e con gli occhi gonfi continua a camminare. Continua ad amare, ad abbracciare, a lavorare, ad
aiutare. Continua ad ascoltare, a capire, ad accogliere. A ricucire, ad aggiustare, a ricostruire. Di fronte a tutto ciò, chi
riesce a “vedere davvero” possiede un dono. Un dono controverso, che non rende la vita facile ma che resta
comunque un dono. Dunque, Santa Lucia, sostieni tu chi ha questo dono, “chi è” questo dono. E custodisci la nostra
vista, quella degli occhi e quella del cuore.

Donatella Manna


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