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EARTH DAY. “AFFONDARE LE MANI NELLA TERRA!” QUESTA DOVREBBE ESSERE LA PROMESSA DI INSEGNANTI ED EDUCATORI PER TUTTO L’ANNO

Scritto da il 22 Aprile 2021

Nell Giornata della Terra, ogni 22 aprile, nelle scuole di ogni ordine e grado sono programmate lezioni “ecologiche” per educare i bambini e ragazzi alla salvaguardia del Pianeta.

Nell’ascolto dei loro pensieri, nel fare insieme all’insegna dell’espressione creativa, pensiamo di aver compiuto il nostro dovere di educatori.

«Eppure se avessimo a cuore la salute del nostro Pianetaafferma Giusi Caliri, coordinatrice regionale della Rete di Cooperazione Educativa – dovremmo aumentare il nostro impegno per evitare che passata la celebrazione del momento tutto ritorni come prima. Forse dovremmo rivedere il nostro metodo di insegnamento con i ragazzi».

Come possono i bambini volere bene alla Terra, aver cura di essa come del bene più prezioso se precludiamo loro di conoscerla, di affondare le mani nella terra, di giocare e nel frattempo imparare da essa? Lasciamo che gli alunni escano nei cortili, nei giardini della scuola, a poco a poco crescerà in loro, tra le mani infangate, un profondo senso di rispetto verso ogni essere vivente, al di là di ogni nozione.

«Ogni anno, quasi fosse un rituale, mi metto a leggere “Il piccolo giardiniere” di E. Hughes, e immagino un altro significato della storia».

Il libro illustrato dall’artista hawaiana narra di un giardiniere, alto quanto un mignolino, che si prende cura di un immenso giardino, invaso da sterpi ed erbacce, con amore incondizionato. Ma lui è troppo piccolo e il giardino è troppo grande. Se tutti noi lo volessimo, basterebbe la metà delle energie impiegate dal piccolo giardiniere per trasformare il nostro pianeta in un meraviglioso giardino. Ogni giorno, con costanza e dedizione, potremo donare alla Terra un piccolo gesto di cura, nel tempo vedremo nuovi colori, sentiremo nuovi profumi, ci sentiremo vivi insieme alla nostra Terra.

Non avremo più bisogno di un calendario che ci ricordi la data del 22 aprile.


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