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MOMENTI IN TV – RELAZIONE TRASMISSIONE GIOVEDì 10 OTTOBRE 2019

Scritto da il 11 Ottobre 2019

Si, oggi Momenti in Radio – Tv, è stata organizzata con la partecipazione dei nostri ospiti in studio: lo scrittore Angelo de Marco e la psicologa Valentina Sabino. Nel corso della trasmissione condotta da Francesco Anania, interverranno telefonicamente: il Presidente Orazio Anania da Firenze, il Conduttore di “Detto fatto”, Giuseppe Cocivera da Milano, Cristina Saia, il Prof. Francesco Pira, il Biologo Dr. Giovanni Occhionero e il Giornalista Alessandro Tacchini. La puntata di oggi ha preso il via con la gravosa domanda che ci introdusse il nostro amabile conduttore Francesco Anania, il quale propose due argomenti che oggi sono tra le vere problematiche cui, sia i sociologi, gli psicologi e anche noi giornalisti e scrittori, non siamo riusciti a trovare la giusta dimensione da suggerire a quei genitori che spesso ci chiedono aiuto attraverso i nostri microfoni o richieste scritte. A noi due ospiti ci ha creato un profondo imbarazzo, laddove non è facile ritenersi “ottimi consiglieri” se non si ha avuto il vero interesse di approfondire queste due tematiche molto diffuse tra i giovani, che continuano a metterci in allarme. Ci viene chiesto quindi cos’è il Chat Challenge, ed anche cos’è il Sexting. L’intervento della psicologa Valentina Sabino ha chiaramente spiegato le prime motivazioni costruttive per cui è nata la Challenge, che aveva lo scopo iniziale di fare uscire dalla timidezza quei giovani che si vergognavano a partecipare in attività di gruppo, e quindi, attraverso questo nuovo metodo di “interazione” sociale, li aiutava ad essere presenti, ed essere anche in competizione positiva tra di loro. Purtroppo, tutte le cose che continuano ad essere proposte per ottenere risultati positivi; dopo, la “mano” del pensiero malefico, si inserisce con forme che stimolano azioni che facciano intravvedere momenti di capacità fisica. Quindi prese posto nella Challenge la sfida alle proprie capacità di rischio anche proposte sul web, o sui social. Ecco che diventa un percorso che raggiunge livelli di competizione, che ti immettono nella provocazione del vero rischio fisico. Da qui, lo scrittore Angelo de Marco, ci introdusse in una vero dibattito che ci vide coinvolti nell’esprimere il nostro pensiero alla ricerca della vera motivazione che alimenta questo “disagio giovanile”, del quale purtroppo, seguendo le statistiche che vengono pubblicate oggi da riviste di psicologia altamente qualificate, risulta essere in netto crescendo tra quei ragazzi che sono spesso oggetto di deviazione mentali, che li conduce in traumi provocati spesso dall’insonnia; e ciò li può condurre nei loro sbalzi d’umore quotidiani, preoccupati come sono dalla paura di fallire in ogni loro iniziativa, oppure nel sentirsi coinvolti in azioni che possono determinarsi in crisi di ansia, convinti come sono che non riusciranno a “farcela da soli”.  Tanti genitori da noi interpellati per un approfondimento più adeguato alla ricerca delle soluzioni più ottimali, ci hanno comunicato che, pur con l’assistenza di psicologi, non si è riuscito a risolvere i problemi dei propri figli. Difatti, le risultanze di questi percorsi, ci portano a verificare che questa soluzione orbita attorno ad una percentuale irrisoria. La preoccupazione degli stessi genitori è proprio il non riuscire a capire quando la prole, curata con l’aiuto di psicofarmaci come calmanti, ansiolitici o antidepressivi, raggiunge il falso equilibrio, rivolgendosi all’uso di sostanze stupefacenti, o meglio dette “droghe”, quale unica soluzione per non sentirsi più agitato oppure angosciato. Confermano i nostri ospiti de Marco e Sabino che spesso sono causa di questi stati d’animo dei ragazzi, il clima di conflitto e non di sereno dialogo, cui sono obbligati ad assistere nell’ambiente familiare in cui vivono, nei continui litigi tra i genitori. Non sono affatto da non sottovalutare le forme di disagio sociale, cui sono soggetti taluni ragazzi-studenti, quando sono vittime di bullismo ossessivo. Da non trascurare la causa dell’uso delle apparecchiature elettroniche, Computer, Smartphone che sono la costante del loro passare la maggior parte della giornata, dove si ritrovano anche a subire anche il Cyberbullismo che coinvolge circa 2 adolescenti su 10, come ci informano le statistiche condotte dai centri studi specializzati. Questo è un argomento che ci lascia molto preoccupati perché consci come siamo che questa forma di chat-challenge, coinvolte la molteplicità degli adolescenti che diventano vulnerabili e facilmente adescabili, perché sono facili prede nei Social, dentro i quali si ritrovano giornalmente a “smanettare.”  A mio modesto giudizio, dice lo scrittore Angelo de Marco, nelle inchieste da lui condotte, ha potuto accertare che questa condizione comincia nei ragazzi adolescenti che non hanno ancora superato i 13 anni, i quali vivono con dei genitori che sono spesso assenti nella connivenza con i figli e quindi non controllano né le attività che essi svolgono nelle reti del web, né i rapporti che tengono per il tramite il telefonino.  L’argomento è così vasto che richiede di parlarne con un approfondimento più specifico se dovessimo anche valutare uno dei disagi più diffusi tra i giovani che è quel nascente “autolesionismo”, cioè quel “bisogno” soggettivo che comporta intenzionalmente aggredire parti del proprio corpo, ovvero trovare sfogo nell’autopunirsi, senza però si abbia reale tendenza al suicidio. Di comune accordo i due ospiti, nella trasmissione Momenti di Radio Milazzo, la psicologa Valentina Sabino e lo scrittore Angelo de Marco, sono passati a disquisire dell’altro argomento programmato, che provoca tanto interesse e tanta preoccupazione ai nostri radioascoltatori, che ci chiedono di saperne di più. Conseguentemente, è stato necessario parlare approfonditamente del Sexting, ovvero, di quel fenomeno sempre più diffuso, soprattutto tra le adolescenti, che si sentono appagate se riescono a suscitare desiderio sessuale quando mettono in condivisione le loro fotografie “senza veli”; oppure, messaggi con frasi e argomenti provocatoriamente sessuali, e spesso inviano anche video della loro nudità esplicitamente attinente alla sfera sessuale. Spesso queste ragazze “libertine”, mandano queste foto a volte anche con le  gestualità sessuali, provocatorie che le inviano al proprio ragazzo tramite WhatsApp o e-mail. Tante volte, inoltre utilizzano social media, tenendo il volto appena coperto da veli trasparenti. Si aggrava di più questo crescente invio di immagini esplicite, che è notevolmente aumenta la disinvoltura, senza volere mostrare alcunché che possa essere di tutela della propria reputazione individuale. Da indagini effettuate, si è potuto accertare che questo desiderio, di esporsi con dei Selfie, è sentito dagli adolescenti di soli 12 anni, fino alla “depravazione” consacrata che si ritrova anche entro i 30 anni di età anagrafica. Le risultanze delle nostre indagini, ci portano a potere confermare che sono più inclini a mostrare le loro nudità, principalmente le ragazze; mentre, i maschietti risultano essere più pudici nell’esporre le proprie nudità. Però, risulta essere proprio il maschio che fa pressione alle ragazze di esporsi a questo nuovo modo di provocazione.  Anche nelle trasmissioni televisive è stato confermato che queste ragazze, mostrando queste loro disponibilità all’esposizione del nudo, diventano oggetto di organizzazioni che le introducono alla prostituzione giovanile, che va al completamento della ricerca di alcuni “pedofili”, i quali sono disponibili a pagare fior di cifre, richieste dai gestori di questo giovane business, di avere dei rapporti con la “meretrice giovane”, ovvero, ancora infantile.

 

 

 

Con questo argomento che ci ha travolti e stravolti dalle telefonate ricevute da quei genitori, nostri radio ascoltatori, che vivono in costante dubbio per i comportamenti a volte incomprensibili dei propri figli. Difatti, ci hanno tempestato con domande e richieste di vari consigli per potere giungere a delle certezze che ne spiegherebbero il comportamento della prole.  Purtroppo, pur trattandosi di situazioni che andrebbero discusse senza limitazione di tempo, abbiamo dovuto sospendere, il disquisire su queste interessantissime problematiche che sono state approfondite in parte, dalla psicologa Valentina Sabino e dallo scrittore Angelo de Marco, per dare spazio ad altri interlocutori che erano in attesa del loro turno di intervento.  Però, entrambi i nostri ospiti ci hanno promesso di ritornare su queste argomentazioni, che fomentano la nostra psiche alla ricerca dei consigli giusti da dare ai genitori, assenti e/o presenti nella vita dei figli, in genere. Fortunatamente, il nostro Francesco Anania ci fa dimenticare i problemi che oggi sono oggetto dei nostri traumi psicologici, facendoci ascoltare le note delle canzoni che lui opportunamente sceglie, e che sono portatrici sane, di equilibrio mentale, come la voce speciale di Tiziano Ferro con la sua canzone “Accetto miracoli”, che pareva essere in sintonia con quanto da noi auspicato per questi giovani, per i quali aspettiamo che si verifichi il miracolo che faccia ritornare il loro equilibrio psicologico.  Anche con il nostro Direttore Orazio Anania, abbiamo valutato la necessità di un miracolo economico, cui tutti auspichiamo e che abbiamo bisogno per la soluzione di piccoli problemi economici. Disquisimmo anche sui colori della nuova maglia della squadra di calcio che rappresenterà l’Italia nei campionati che andrà a partecipare. È chiaro che sono in molti che non accettano il cambiamento dal colore azzurro al colore verde, anche se, come è stato asserito, con ilarità, dal nostro ospite de Marco, laddove volle interpretare questo cambiamento nel colore verde che rappresenta la “speranza” nascosta di potere partecipare ai prossimi incontri nel mondiale, di potere giungere alla fine del campionato, senza essere espulsi. Da qui si è passata alla richiesta fatta alla psicologa Sabino, affinché ci possa chiarire quali sono le motivazioni che ti fanno incontrare nel corso della sera o addirittura nella notte, una figura travestita da Samara del film ‘The Ring”, mentre sei tranquillamente per strada, per fare magari una passeggiata salutare, senza i “fumi” del traffico cittadino. Questa figura, armata di un coltellaccio ti viene incontro, mostrandosi davanti a te come se avesse intenzione di accoltellarti. Anche questa azione si ripercuote contro l’equilibrio che il giovane sta vivendo negli insegnamenti negativi che sta acquisendo in questa società malata, perché vive in un clima di vera cattiveria che è dettata anche dalla filmografia horror violentemente introdotta da quei film che mirano solo a produrre incassi, trascurando quali effetti possono provocare nei giovani spettatori, più sensibili a recepire le gesta del “personaggio” rappresentato nei film. L’intervento del nostro sociologo Prof. Francesco Pira ha rimesso in discussione i colori azzurro-verde della maglia della squadra di calcio italiana e, tutto sommato l’ilarità che in cui ci ha trascinato lo stesso, ha concluso questo argomento, che non trova consensi nella maggior parte della tifoseria italiana. Da qui, la richiesta da parte del nostro conduttore Francesco Anania che ne volle conoscere anche, il pensiero del sociologo Pira il quale, affrontò l’argomento della Chat Challenge e del Sexting con la professionalità che lo contraddistingue, e che più volte ha sollevato nei suoi numerosi convegni portati in giro alla ricerca del pensiero più consone al fenomeno che è diventato oggetto di tante interpretazioni a volte controverse tra di loro; che accomunano spesso gli studiosi ad una unica speranza, ovvero quello di fare ravvedere i nostri giovani di questo secolo, che devono tornare a dare valore ai propri sentimenti, e principalmente alla loro stessa autostima. Bisogna quindi, dice il Sociologo Pira, organizzare dei presidi di ascolto indirizzati nei giovani iniziando dalle scuole dell’obbligo. Il Prof. Pira si è associato al pensiero-preoccupazione esposto dai nostri ospiti, laddove temono che questi giovani, in età ancora adolescente diventino oggetto di rete web pedopornografica, gestita da persone adulte psicologicamente traviate, con le conseguenze di nostra comune conoscenza. L’opinione degli interlocutori ospiti si è conclusa con la richiesta avanzata, verso i genitori che devo essere “sentinelle” dello svolgimento della vita dei propri figli, ancora in giovane età adolescenziale, caratterizzata da profondi cambiamenti del tipo somatico e psicologico, strettamente legate alla maturazione della sfera sessuale. Spesso i genitori intervistati ci riferiscono che hanno paura ad effettuare queste verifiche, perché temono le dubbie scoperte che possono trovare nei social network da loro spesso utilizzati. Da qui anche la mancanza della figura dei “nonni” i quali in un passato non molto remoto rappresentavano il “modello” cui si ispiravano i giovani nipoti. L’intervento del carissimo Francesco Pira, si è preferito concluderlo con una battuta sulla maglia della squadra di calcio italiana, attribuendo la responsabilità a “Silvio Berlusconi” che fu il promotore di attribuire il colore azzurro alla sua iniziativa politica. Chiudemmo così quel suo simpatico intervento e passammo al prossimo interlocutore telefonico.

Intanto il nostro conduttore Francesco Anania ha dedicato a questa ampliata discussione la bellissima canzone di Luca Carbone, “Una grande festa”. L’argomento immediatamente successivo è stato affidato al Biologo-dietologo Dr. Giovanni Occhionero, al quale è stato richiesto quale realmente fosse la causa che ci porta nel contesto europeo con la definizione di: eccessiva obesità infantile. Il dottor Occhionero, attribuisce questa crescita dell’obesità nell’adolescenza per la presenza di maggiori ormoni prodotti dal fisico in crescita, che è un richiamo più consone alla ricerca dei prodotti più ricchi di zuccheri presenti nelle merendine e cremini vari, assunti più volentieri dagli adolescenti e spesso anche dagli adulti che sono da cattivo esempio. Difatti nei ricordi di un passato recente, è stato sollevato quel desiderio che portava i ragazzi alla fine del pasto, di correre fuori per andare a giocare a pallone o in altri giochi che li distraessero subito dopo la scuola. Oggi invece, alla fine dei pasti, i ragazzi corrono per andarsi a sedere dietro il computer o la Tv per seguire quegli spettacoli che promuovono i vari “K2, Rai Gulp o anche Yoyo” che non solo questi programmi bloccano gli adolescenti ad essere seguiti, restando immobili sulle poltrone o divani; ma impediscono l’eventuale scelta che si faceva nei tempi passati laddove, era uno sfogo all’aria aperta prima di sedersi per completare i compiti che ci lasciavano gli insegnanti da svolgere a casa. Il nostro ospite de Marco è intervenuto con ilarità dando, finalmente una spiegazione ai motivi che inducono il Governo a tassare “le Merendine”. Da questo autorevole intervento del Dr. Occhionero, il de Marco ha dedotto che è interesse dei governanti non fare ingrassare gli adolescenti… ah, ah, ah! Il Dottor Giovanni Occhionero ha concluso la sua partecipazione telefonica, consigliandoci di mangiare bene, leggeri e sempre felici! L’intervento del nostro carissimo giornalista Alessandro Tacchini è iniziato con una canzone di Claudio Baglioni, “Questo piccolo grande amore”, che lui ha adattato alla “nuova maglietta verde della nazionale di calcio”. Simpaticamente sulle note della trasformata canzonetta, si è dato corso al suo parere su questo cambiamento del colore che lui definisce “cromatico” e che, tutto sommato, potrebbe anche essere accettato, anche se, come dice lui, “siamo in molti a non avere il piacere di questa scelta” che risulta essere imposta dagli sponsor. Comunque, ha voluto ricordare a tutti gli ascoltatori, che le prime partite della nazionale di calcio, di cui nel 1910 vennero disputate in maglietta “bianca”, per giustificare un atteggiamento rigido preso nei confronti della Pro-Vercelli. È stato confermato comunque che il colore secondario resterà sempre la “maglia bianca”. Tutti insieme concludemmo l’intervento del nostro Alessandro Tacchini gridando al che tutto questo parlare del colore verde della nuova maglia della nazionale di calcio italiano, fosse dettato proprio dall’allontanare gli effetti scaramantici positivi che essa dovrebbe assicurare. Il buon Francesco Anania volle ricordare che nel ciclismo, il “Gran Premio della montagna”, si assegnava con la maglia verde! Il colloquio con il nostro giornalista interlocutore continuò nella preoccupazione che ci ha dettato la nuova formula del Blackout Challenge che provocatoriamente può indurre il giovane anche all’autolesionismo che potrebbe anche determinare, accidentalmente, il suicidio! Come solito il pendolo ci indica la fine del tempo messoci a disposizione per la trasmissione è giunto. Tutt’insieme ci siamo raccomandati di parlare degli argomenti che vogliamo riprendere nella prossima puntata del 17 ottobre, visto che, problematiche di questa intensità, riescono a turbare i pensieri dei nostri radioascoltatori, nonché le nostre nefaste paure, dettate da interpretazioni che ci lasciano sgomenti e tanto perplessi. Un caro abbraccio a tutti i nostri Radio Ascoltatori da noi Conduttori del giovedì, Francesco Anania, Angelo de Marco & Valentina Sabino.


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