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“Il Mare Chiama”, la pesca messinese diventa Presidio Slow Food

Scritto da il 8 Maggio 2024

La Pesca Tradizionale nello Stretto di Messina sarà inserita tra i Presìdi Slow Food, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare il lavoro dei pescatori locali, salvaguardare il patrimonio culturale materiale e immateriale della costa tra Sicilia e Calabria e contribuire a creare valore sociale ed economico per i prodotti ittici tipici del territorio.

Il riconoscimento consentirà di promuovere la pesca selettiva e stagionale che, variando tecniche e strumenti a seconda delle specie da pescare, si svolge nel corso dell’intero anno. Un primo passo concreto che Messina Food Policy, sulla spinta di Slow Food Messina, compie nella direzione della sostenibilità, della consapevolezza e del riconoscimento reale per i custodi del mare.

Messina Food Policy è il tavolo per le politiche agroalimentari nato a settembre 2022 grazie all’impegno della Comunità Slow Food per la Salvaguardia della Biodiversità dello Stretto di Messina, Slow Food Sicilia, il Comune di Messina e la sua Città Metropolitana, la Camera di Commercio di Messina e la Fondazione Me.S.S.In.A. volto a sviluppare politiche a sostegno della transizione ecologica, riconoscendo nel cibo un elemento trasversale per il cambiamento e fondamentale per promuovere un turismo sostenibile che guarda ai produttori come custodi dei territori.

Il riconoscimento del Presidio, ha anche l’obiettivo di favorire l’apertura di nuove opportunità commerciali, come la promozione dell’attività di pesca turismo, che può rappresentare un importante elemento di diversificazione a sostegno dell’attività dei pescatori. Proprio per il notevole impatto che questo riconoscimento può generare sulla comunità, anche sul fronte turistico, la presentazione e l’inaugurazione del Presidio sarà l’occasione per trasformare Messina in luogo di incontro e di confronto. La festa, dal titolo “Il Mare Chiama” si terrà dal 17 al 19 maggio in uno dei luoghi più affascinante della città, l’edificio storico del Monte di Pietà, dove sarà allestita una mostra tematica e saranno proiettati documentari d’epoca e contemporanei dedicati ai riti della pesca tradizionale sullo Stretto. Tre giorni di appuntamenti enogastronomici, tavole rotonde, forum e laboratori del gusto, per promuovere un nuovo modello di politiche alimentari in grado di avviare percorsi di sviluppo per un intero territorio. Un palinsesto di eventi rivolto non solo agli operatori del settore ma che si apre ad ogni cittadino interessato al vivere sostenibile.

«Una festa per costruire legami e connessioni per proteggere, tutelare e valorizzare l’intera area dello Stretto di Messina – ha affermato Nino Mostaccio Presidente Slow Food Messina – un tratto di mare che unisce Sicilia e Calabria, due terre che hanno tanti elementi di contatto, non solo tra di loro, ma con l’intero Mediterraneo. Lì dove Ionio e Tirreno si fondono e si contaminano, esiste già un ponte, fatto però di biodiversità condivisa, di culture intrecciate e sovrapposte, di scambi e dialoghi, un ponte immateriale che va tutelato e salvato insieme alla peculiarità di questo splendido tratto di costa».


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