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Covid a Milazzo, situazione preoccupante. Midili annuncia confronto con Asp e Usca

Scritto da il 7 Gennaio 2021

Preoccupa il numero dei casi di Covid-19 registrati a Milazzo nelle ultime settimane. Sono attualmente 171 i soggetti positivi, ma il numero è destinato a crescere. Nella diretta Facebook il Sindaco Midili ha comunicato di aver convocato per domani mattina una videoconferenza con i vertici dell’Asp e dell’Usca perché: “abbiamo la necessità di avere dei numeri certi”. In accordo con l’Asp, su tutto il territorio provinciale verrà avviato uno screening con test rapidi da somministrare agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della città del Capo. Nel primo giorno di ‘zona gialla rafforzata’ si è reso necessario  l’intervento del personale per far si che alcune attività di ristorazione/bar chiudessero alle 18, come previsto dalle disposizioni vigenti.

Scuola

Il primo cittadino ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nei giorni 8 e 9 Gennaio. La chiusura servirà a monitorare i dati relativi al periodo natalizio, che verranno comunicati dall’Asp. “Le scuole non sono volano, ma potrebbero diventare dei focolai” ha dichiarato il Sindaco, annunciando l’intenzione di organizzare degli screening con test rapidi da effettuare da tutti gli studenti di ogni ordine e grado.

Ospedali

“Le notizie non sono confortanti, si sta andando verso la saturazione” comunica il Sindaco.

Raccolta rifiuti

Il numero di utenze attualmente ammonta a più di 100. “Il comune di Milazzo è stato il primo della provincia di Messina che ha assunto l’incarico di ritirare i rifiuti delle persone che sono state colpite dal covid” ha precisato il primo cittadino.

Sanificazione strade

Il primo cittadino ha ribadito l’inutilità della sanificazione delle strade, sconsigliata anche dall’OMS. La pratica, messa in atto nella prima fase del lockdown e costata 22.000€ al comune milazzese, potrebbe anzi rivelarsi pericolosa per la salute dei cittadini.

Mercato 

Nella giornata di oggi il mercato si è svolto “solo ed esclusivamente perché c’era stata una richiesta e la zona gialla lo consentiva”. “Nelle prossime giornate, se dovesse continuare questo aumento dei casi non sarà più consentito”.


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