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Fleres, “Insegnami a volare”. Il tempo presente dei ricordi

Scritto da il 15 Ottobre 2021

“Insegnami a volare”, il nuovo singolo di Francesco Fleres, sta già ricevendo diversi apprezzamenti di pubblico. Rispetto ai precedenti progetti musicali, nel nuovo testo si legano insieme esperienza privata e poesia, in un clima musicale disteso e profondamente introspettivo.

I passi segnati, la perdita, il dolore e la sua trasformazione, l’abbandono, la solitudine, il bagaglio che ci portiamo dietro affogandolo di lacrime, ma anche l’amore, quel tipo di amore che non ti lascia sulle labbra una scia edulcorata di silenzi. Un amore concreto, nato legando insieme le radici di due anime diverse e, giorno dopo giorno, ci si guarda negli occhi vedendoci dentro la vita.

Tutto questo trapela dalle parole di “Insegnami a volare”. I percorsi di vita assumono forma poetica e diventano costruzione del presente.

Andando più nel profondo, osservando il testo nel suo significo, possiamo dire che il brano conserva due anime, in un certo senso racchiude due donne e finisce per disegnare un percorso dando un senso a tutto. Forse proprio quel senso che l’arista dice di aver perso.

 

Ma ci racconta di più Fleres durante la nostra chiacchierata.

D. Insegnami a volare parla di due presenze. Qualcuno che non c’è più e qualcuno che invece c’è ancora.

R. Ma tu insegnami a volare, dimmi come si fa […] Questa è una frase del brano. Significa “Insegnami a volare per poter arrivare da te”. È una tematica molto forte perché si riferisce alla perdita di una persona a noi molto cara. Ti ho visto piangere senza poter far niente, sapevo dentro di me che abbandonavi il mio presente. Nella prima parte del brano si parla di mia madre. Lei ha avuto una grave malattia, l’ha saputo e si è spenta il mese successivo. Io le sono stato accanto minuto per minuto fino alla fine. Queste frasi sono riferite a lei.

 

D. Ora mi parli da lontano e a volte non ti sento. Un’altra frase del tuo testo

R. Già. Percepisco sempre la presenza di mia madre, e credo che chiunque abbia perso una persona cara prova il mio stesso sentimento. Personalmente mi sono abituando al silenzio perché, dopo la sua scomparsa, ho vissuto da solo. Ho ricostruito la mia vita cercando di isolare l’assenza di mia madre, infatti non ho mai pensato che mia madre sia morta, ho sempre pensato che sia partita per un viaggio, non ho mai accettato la sua morte, aveva solo 57 anni.

D. Nel brano però non fai riferimento alla morte. Chi ti conosce e sa la tua storia può individuare il carattere biografico, altrimenti rielabora le tue parole in modo diverso

R. Infatti anche se diverse frasi sono rivolte a mia madre, non faccio nessun riferimento esplicito perché non mi riferisco alla morte in sé ma alla perdita. Si tratta di un circuito più ampio e complesso che ci accomuna tutti. La perdita di una persona che non si trova più nella nostra vita per una scelta personale nostra o dell’altra persona, per il caso, per il destino…

D. Nella seconda parte del brano, invece, parli di una presenza diversa

R. Sì, la seconda parte è dedicata alla mia compagna. Siamo stati distanti per anni… Si tratta di Mun, la ragazza che ha cantato con me nel brano “Invisibili”.

 

D. Due donne indimenticabili. Due amori intensi ma molto diversi. Eppure non sembrano tanto distanti. Ascoltandoti mi viene da dirti “Il tempo presente dei ricordi”, nella mente mi gira questa frase perché nel brano Insegnami a volare i tuoi ricordi sono il presente e, in un certo senso, predispongono tutto all’amore. Già il titolo sembra rivolgersi a entrambe.

R. Viviamo i nostri periodi neri, pieni di avversità, momenti di solitudine e di egoismo che ci spingono a isolarci, quando ci accorgiamo di avere una persona accanto, una persona che c’è sempre stata e che all’improvviso si avvicina e ci rimane accanto. Sono persone che riescono ad amarci per come siamo. Ti ho aspettato da tempo, appunto, è un richiamo esplicito a Moon, perché né io né lei ci saremmo mai aspettati che dopo tutti questi anni le nostre vite si sarebbero unite. Eravamo predestinati.

D. Grazie mille per averci raccontato un po’ di te. Ti facciamo tanti in bocca al lupo per i tuoi successi, siamo in attesa del tuo prossimo progetto musicale! Ricordiamo a chi ci sta leggendo che il brano è disponibile su Spotify e YouTube. Per saperne di più è possibile seguire le tue storie Instagram.

 

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