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Il ritorno di Spider-Man

Scritto da il 23 Dicembre 2018

Una molteplicità d’incanazioni e variazioni narrative al centro del primo lungometraggio animato per il cinema sul personaggio, ‘Spider-man: un nuovo universo’ di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman, in Italia dal 25 dicembre con Warner Bros. Un nuovo debutto per l’Uomo Ragno della gestione ‘Sony/Marvel’ parallelo al reboot live action affidato con successo a Tom Holland, capace di entusiasmare i critici e gli spettatori delle anteprime, portando al cinema con un’animazione mozzafiato che mescola cgi e 2d anche disegnato a mano (un lavoro che ha richiesto una settimana di lavoro per ogni secondo di film), l’energia i colori, il ritmo, i suoni, lo stile grafico, le tante sfumature di ironia e la complessità dei fumetti. Una rilettura con al centro Spider-Man/Miles Morales, adolescente di papà poliziotto afroamericano e mamma infermiera portoricana, nato nel 2011 (in omaggio a Obama) sui comics creati da Brian Michael Bendis (testi) e l’italiana Sara Pichelli (disegni).
Il timido e intelligente Miles, newyorchese di Brooklyn si sente un outsider nel liceo esclusivo che frequenta e preferisce passare il tempo a fare graffiti con lo zio ‘ribelle’ Aaron. Da una nuova avventura insieme, e il classico morso di un ragno radioattivo, Miles si ritrova con i poteri di Spider-man senza sapere come gestirli. Un pericoloso incrociarsi di dimensioni parallele voluto dal ‘cattivo’ Kingpin, portano il teenager a dover imparare, suo malgrado e in fretta, come si fa il supereroe. Un percorso innescato dagli incontri con due Peter Parker, uno brillante ventenne e uno quarantenne un po’ stropicciato e imbolsito, che diventa mentore del neo-Uomo Ragno; la coraggiosa coetanea (o quasi) Spider-Woman (nata sui fumetti nel 2014 con Jason Latour Robbi Rodriguez); Spiderman noir (creato nel 2009 da David Hine, Fabrice Sapolsky e il teramano Carmine Di Giandomenico) personaggio in bianco e nero che nel suo mondo anni ’30 dà la caccia ai nazisti; Peni Parker (creata nel 2014 da Gerard Way e Jake Wyatt), bimba metà asiatica che combatte i cattivi con il suo robot ‘ospite’ del regno radioattivo, e il buffo ma implacabile maiale in costume da supereroe Peter Porker alias Spider-Ham (ideato nel 1983 da Tom DeFalco e Mark Armstrong). Un apparente delirio, capace di celebrare l’essenza, tra humour e action, del personaggio, che regala nella versione originale doppiatori d’eccezione, come, fra gli altri, Chris Pine per il Peter Parker ventenne; Hailee Stanfield per Gwen Stacy/Spider-Woman; Lily Tomlin per una combattiva Zia May; Mahershala Ali per zio Aaron e Nicolas Cage per Spider-Man Noir ispirandosi, a suo dire, a James Cagney e Humphrey Bogart. Gli appassionati della serie non perderanno di certo questa nuova saga, al cinema dal 25 Dicembre.


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