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Ispezione alla Regione Sicilia del Ministero Funzione Pubblica faccia chiarezza su una pagina buia della storia amministrativa dell’Isola.

Scritto da il 9 Maggio 2020

“Il momento che sta attraversando l’Assessorato al Lavoro della Regione Sicilia è paradossale. Non bastano le lungaggini nell’avanzamento delle pratiche per l’erogazione della cassa integrazione in deroga, ma si è aggiunta anche la richiesta dibonus retributividi 10 euro per ogni singola pratica evasa, da parte dei sindacati dei dipendenti della Regione siciliana per lo sblocco delle pratiche di questo fondamentale ammortizzatore sociale”, afferma la deputata catanese del MoVimento 5 Stelle, Maria Laura Paxia.

L’accordo sindacale in questione, che ha portato già alle dimissioni del Dirigente Generale dell’Assessorato al Lavoro Vindigni, secondo alcune sigle sindacali andrebbe adesso ritirato, ma sulla questione è già intervenuta il Ministro della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone che ha annunciato una ispezione negli uffici regionali per verificare cosa sta accadendo.

La Regione Sicilia su 30 mila domande di aziende (che riguardano 150 mila lavoratori), fino a ieri ha inviato all’Inps poco più di 7 mila pratiche. La data di invio dei primi flussi di decreti dall’Assessorato al Lavoro è stata il 22 aprile, in netto ritardo rispetto alle altre regioni.

“L’ispezione ministeriale rappresenta un atto dovuto e urgente – specifica l’on. Paxia – perché la Regione Sicilia sta scrivendo una pagina buia della storia amministrativa dell’Isola. Non bastano le scuse del governatore Musumeci e le accuse dell’Assessore Scavone. A pagare sono solo i siciliani”.


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