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Messina: arrestati e indagati imprenditori e professionisti, coinvolta anche una donna di Milazzo

Scritto da il 4 Febbraio 2019

Operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Messina, su richiesta del Gip del Tribunale di Messina  Dott. ssa Vermiglio, alle prime luci dell’alba gli uomini delle fiamme gialle hanno eseguito 16 misure cautelari di cui 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 11 ordinanze di divieto temporaneo di esercitare attività professionali o imprenditoriali  ed al sequestro di beni del valore complessivo di circa 15 milioni di euro nei confronti dei membri di un’associazione per delinquere dedita alla commissione di reati di bancarotta, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, riciclaggio e auto-riciclaggio, falso ideologico in atto pubblico ed appropriazione indebita. Provvedimenti di custodia cautelare in carcere per l’avvocato Andrea Lo Castro e per il commercialista messinese Benedetto Panarello, entrambi già agli arresti. Agli arresti domiciliari, invece, un altro avvocato, Francesco Bagnato, e due prestanome, Orazio Oteri e Giuseppe Barbera. I destinatari della misura interdittiva sono Francesco D’Amico, 54 anni, già proprietario del Jolly Hotel di Messina, e la moglie Paola Isidori, 46 anni. I due coniugi sono attualmente proprietari di due alberghi a Chianciano Terme, posti a vincolo di sequestro; Rocco e Annunziatino Foti, padre e figlio, 76 e 41 anni, costruttori di Cosoleto, in provincia di Reggio Calabria; Francesco Rocco Ferrara, 54 anni, e i figli Gaetano, 25 anni, e Ottavio, 23 anni, imprenditori di Policoro, in provincia di Matera, operanti in diversi settori economici, unitamente alla loro collaboratrice Elena Zippo, di Milazzo. E ancora: Bruno e Vincenzo Lagana’, 59 e 32 anni, attivi nel settore alimentare della provincia di Reggio Calabria;
Pompeo Vincenzo Bava, 52 anni, faccendiere di Milano.


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