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Morte Willy. I familiari dei killer: “Hanno solo ucciso un immigrato”

Scritto da il 8 Settembre 2020

COLLEFERRO – “In fin dei conti cosa hanno fatto? Niente. Hanno solo ucciso un extracomunitario“, è questa la reazione dei familiari dei killer che nella notte tra sabato e domenica scorsi hanno pestato Willy Monteiro Duarte durante una rissa, fino a provocare la morte. Un pestaggio lungo 20 minuti che non ha dato scampo al 21enne di origine capoverdiane intervenuto in difesa di un suo amico dopo un alterco con il branco capeggiato dai due fratelli Bianchi, esperti nella Mixed martial arts.

La killer gang composta da Mario Pincarelli, di 22 anni, Francesco Belleggia di 23, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi (24 e 26) ora detenuta al carcere di Rebibbia è accusata di omicidio preterintenzionale, ma la Procura di Velletri al momento esclude l’aggravante dell’odio razziale. Proseguono però gli accertamenti con l’ascolto di testimoni e analisi approfondite delle telecamere presenti in zona.

Quella frase pronunciata a difesa dell’indifendibile, volta a giustificare e minimizzare l’accaduto, fa paura. Insensata e pronunciata da chi dovrebbe condannare in prima linea. Bisogna riflettere ed è necessario farlo in fretta perché nulla rimane mai circoscritto. L’odio non è giustificato, non lo è mai stato e mai lo sarà e tentare di strumentalizzare un settore sportivo dall’etica ben precisa non è la via corretta da intraprendere. Nulla dovrà rimanere impunito.

 


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