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Piazza Castello Santa Lucia del Mela. “Io, me” monologo esilarante di Teatro InFieri per la regia di Coglitore, 19 agosto 2020. Gratuito

Scritto da il 13 Agosto 2020

Appuntamento mercoledì 19 agosto 2020 alle ore 22.00 a Santa Lucia del Mela (ME) in Piazza Castello per il debutto del monologo esilarante e riflessivo “Io, me”, presentato da Teatro InFieri, per la regia di Francesco Coglitore.

Lo spettacolo teatrale a tre voci, della durata di circa 60 minuti, è tratto dal monologo “Volevo gli occhi blu” di Angela Matassa e verrà messo in scena dai talenti Rosemary Calderone e Alessandro Santoro.

Costumi a cura di Pasquita Pollicino, elementi scenici Stellario Picichè.

L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti ma, dato le misure di distanziamento sociale, è consigliato contattare la pagina FB dell’evento o scrivere un’email all’indirizzo: teatroadomicilio2016@gmail.com.

Lo spettacolo rientra nel calendario estivo del Comune di Santa Lucia del Mela.

Sinossi e note di regia

Un bel giorno Giulio si sveglia nel corpo di una donna. Bellissima. Dopo lo sbigottimento iniziale, cerca di capire come possa essere successo. Ma naturalmente tutte le ipotesi non hanno una risposta concreta per la trasformazione. E’ lo spunto per parlare del Corpo, del suo significato reale e simbolico, del rapporto che ognuno ne ha. Ma anche per indagare con divertimento sul maschile e sul femminile, inaspettatamente messi a confronto. Il Fisico con la sua forte presenza diviene metafora dell’oggi instabile e caotico. Gli interrogativi, i desideri, le speranze, le paure, le fragilità a poco a poco emergono nel dialogo che il/la protagonista ha con se stesso/a, a tratti disperandosi, a tratti incuriosendosi. L’inspiegabile metamorfosi è un problema o una risorsa? La possibilità di una vita nuova e diversa o la condanna a una condizione indesiderata? E se invece rappresentasse l’opportunità per «completarsi», vivendo nella pelle del sesso opposto? Il monologo è surreale, comico ed esilarante e, in maniera leggera, affronta le problematiche maschili e femminili che si possono scatenare quando ci si guarda da vicino, dall’esterno e dalle profondità dell’animo.

Preso dalla forza e, al tempo stesso, dalla naturalezza del testo scritto da Angela Matassa, «Volevo gli occhi blu», ho costruito intorno ad esso una storia e ho introdotto il personaggio maschile ed uno Specchio che, per le sue caratteristiche riflessive fa parte integrante dello spettacolo. E’ nato quindi “io, me”, uno spettacolo teatrale a tre voci, con tre protagonisti alla ricerca di se stessi, della loro identità, del loro essere personaggi della loro stessa vita. In una dimensione onirica, che a volte rasenta l’incubo, Giulio/a vive la sua metamorfosi in un serrato ed assurdo dialogo con sé stesso e con lo Specchio.


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