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Sbarco migranti a Messina. Catalfamo (Lega): “Strutture sanitarie impreparate, occorrono strategie diverse”

Scritto da il 16 Gennaio 2020

“Il Viminale ha scelto Messina e Taranto come porto di approdo per le Ong. A Messina è toccata la spagnola Open Arms con 118 sbarchi. Il governo nazionale sta nuovamente abbassando la guarda con l’Europa. Si prevedono nuovi sbarchi dopo la crisi libica ma l’Italia non può sempre essere il Paese europeo dell’accoglienza senza una strategia condivisa in sede diplomatica. Il governo ha infatti mostrato tutta la sua inadeguatezza nella gestione degli equilibri interni a Tripoli e adesso pagheremo le conseguenze. Messina ha già dato in questi anni il massimo in termini di accoglienza in conseguenza degli sbarchi massicci. Il Ministro Salvini era riuscito a fermare gli sbarchi e ad avviare una nuova fase di collaborazione con le forze di sicurezza dei Paesi del Nord Africa al fine di arginare il problema. Le nostre strutture sanitarie non hanno abbastanza personale e non possono sovraccaricarsi anche di una emergenza internazionale destinata a riacursi. Sembrerebbe che siano mancate delle direttive sul coordinamento sanitario degli sbarchi. Monitoreremo la vicenda in questi giorni dando come priorità la sicurezza dei cittadini e l’integrità del sistema sanitario cittadino.”

 

Così l’On. Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per la Lega.


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