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Sen. D’Angelo (M5S): Musumeci avrebbe dovuto essere garante dell’Identità siciliana. Abbiamo assistito a un paradossale baratto politico

Scritto da il 20 Maggio 2020

“Il Governatore Musumeci continua a offendere la dignità dei siciliani che non si rassegnano e che lo criticano per le discutibili scelte che hanno portato nella Giunta Regionale un esponente della Lega, affidandogli l’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità siciliana”, dichiara la senatrice messinese Grazia D’Angelo (M5S) che interviene sulle polemiche di questi giorni.

“Dopo il recente scivolone avvenuto nel corso di una trasmissione televisiva, in cui ha affermato di ignorare il concetto di Identità siciliana, definendola una fesseria, ha adesso qualificato come sparuta minoranza di poveretti con problemi personali e familiari che hanno sequestrato la democrazia, i tantissimi siciliani che hanno legittimamente e in modo pacifico contestato questa nomina, attraverso canali social e non solo. Non è comunque possibile accettare questo paradosso: un Assessore che gestirà il nostro immenso patrimonio culturale che è espressione di una forza politica che non ci appartiene, né per storia, né per princìpi”, prosegue l’esponente pentastellato.

“Le parole pronunciate pubblicamente dal Governatore Musumeci non lasciano spazio a molte interpretazioni e spiace constatare che la pagina triste non è rappresentata da questa protesta. La pagina triste, piuttosto, è un Presidente della Regione Sicilia, che dovrebbe essere lui stesso portavoce, simbolo e garante dell’Identità siciliana e che si reso, invece, artefice di un baratto politico per garantirsi una poltrona quando gli scenari, prima o poi, cambieranno”, conclude la sen. D’Angelo.


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