Nelle sale il 26 e 27 novembre con un’uscita evento, il film che documenta la campagna elettorale della Iena Ismaele La Vardera, candidato a Sindaco a Palermo nelle comunali del 2017. Cuore del racconto, che ha come registi il ‘papà’ de Le Iene, Davide Parenti e Claudio Canepari, sono i video ripresi di nascosto da La Vardera, dei suoi incontri con i leader politici che hanno deciso di supportarlo, come Matteo Salvini e Giorgia Meloni e delle offerte arrivategli sia da sinistra che da destra; con, fra gli altri, l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta (Pd), pronto ad aiutarlo, soprattutto per fare fare uno sgarbo a Renzi; Gianfranco Micciché (Forza Italia) e Totò Cuffaro, Non manca la mafia, con il boss Antonino Abbate, che si offre di vendere i voti di 300 famiglie al giovane candidato, il quale è andato subito dopo l’incontro a denunciare il fatto alla Squadra Mobile. Proprio a causa della denuncia nei confronti del boss, l’autore è sotto vigilanza dinamica, una misura intensificata in vista dell’uscita del film. La Vardera, dopo l’anteprima romana, sottolinea che la sua partecipazione alla Comunali di Palermo, non è stata, come molti credono, solo una finzione per poter girare il documentario. “Ho fatto di tutto per diventare sindaco di Palermo – spiega all’ANSA -. Ho messo manifesti, ho proposto idee per la città. Palermo non mi ha votato ma anche se fossi stato eletto, avrei lo stesso realizzato il documentario “
Opinione dei lettori
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