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Messina, truffa all’Inps 26 indagati

Scritto da il 30 Gennaio 2019

Dopo mesi di indagini e accertamenti il sostituto Rosanna Casabona ha notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari, che è contestualmente un’informazione di garanzia a ventisei indagati tra medici, avvocati, titolari e consulenti di patronati. Una lunga serie di reati contestati, dal peculato alle varie tipologie di falso, dalla truffa alla frode processuale, fino ad arrivare ad alcuni casi di corruzione, estorsione e di falsa perizia. I fatti accaduti a Messina e Provincia risalgono tra il 2010 e il 2014. Secondo quanto riporta la Gazzetta del Sud in edicola oggi  tutto è nato da alcune intercettazioni telefoniche, scattate dopo la tragedia di Provvidenza Grassi, morta tra il 9 e 10 luglio 2013 dopo un terribile volo in autostrada dalla galleria Bordonaro, e ritrovata soltanto il 23 gennaio del 2014 nella scarpata sottostante. Questi i nomi: Francesco Abramo, Patrizia Caccioppo, Renato Calvo, Carlo Casile, Fabrizio Ciappina, Pietro D’Alessandro, Gian Placido De Luca, Claudio Dispenzieri, Giuseppe  Galletta, Giovanni Grassi, Alessandro Grippa, Giuseppina Iaria, Vincenzo Isola, Mario Claudio Italiano, Antonio Milazzo, Giovanni Pellegrino, Roberta Pellicanò, Franco Poeta, Francesco Rando, Carmelo James Scaffidi, Giovanni Siracusano, Pippo Spatola, Luigi Spignolo, Antonello Tommasini, Antonino Trovato, Nicola Zanghì. Dopo aver ricevuto l’atto di chiusura delle indagini preliminari, ex art. 415 bis c.p.p., per tutti e ventisei gli indagati scatta adesso la fase dedicata al profilo difensivo dell’indagine, con la possibilità di essere sentiti dal magistrato e di depositare atti o memorie.


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