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Il sindaco Ingrillì “certifica” il dissesto finanziario dell’Ente.

Scritto da il 29 Giugno 2021

Nella recente nota del dott. Francesco Ingrillì, il sindaco del Comune di Capo d’Orlando, appare in stato d’agitazione per il mancato pagamento di ben 4 mensilità, nel tentativo di ricercare giustificazioni allo stato di crisi finanziaria, prossimo al dissesto, in cui verte il comune Paladino.

ll sindaco se per un verso richiama gli equilibri di bilancio, dall’altro ne ignora l’applicazione degli stessi nella struttura dei bilanci dell’ente. In buona sostanza, non possono ricercarsi le cause del disastro finanziario che l’attuale sindaco ha portato, nel fisiologico ritardo degli accrediti dei trasferimenti regionali e statali, peraltro interamente incassati dai comuni siciliani con riferimento a tutto il 2020. Non di meno, riguardo agli acconti per il 2021, giusta D.D.G. n. 109/Serv. 4, del 05.05.2021, a firma del Dirigente Generale, dott.ssa Margherita Rizza, la prima trimestralità è stata accreditata ai comuni siciliani nel trascorso mese di maggio.

Ad onore del vero, giova rammentare che il comune di Capo d’Orlando risulta essere beneficiario di trasferimenti regionali, a titolo di 1° acconto sui trasferimenti per l’anno 2021, avendo a riferimento l’importo della prima trimestralità 2020 assegnata con il DDG n. 374/2020.

Ragion per cui non si giustificano gli oltre 5 milioni e 481 mila euro di omesso rimborso.

Il Collegio dei Revisori dei Conti, con verbale n. 45 del 18.01.2021, dopo avere rappresentato la situazione economico-finanziaria del comune di Capo d’Orlando ha, tra l’altro, affermato:” Tenuto conto che il prospetto individua il debito complessivo dei cittadini di Capo d’Orlando nei confronti del Comune e considerato che da una indagine a campione risulta che il credito è vantato in prevalenza nei confronti degli esercenti attività commerciali e produttive, almeno fino al 2017, in prima approssimazione, se ne deduce il paradosso, che, ove la riscossione venisse effettivamente effettuata nel corso di due anni, l’economia della città letteralmente imploderebbe”.

Il comune di Capo d’Orlando non può coprire il proprio fabbisogno finanziario, che si traduce nella impossibilità a pagare gli stipendi ai lavoratori dell’ente, i fornitori che erogano i servizi locali indispensabili e le rate dei mutui; in buona sostanza è in uno stato di disequilibrio strutturale che imporrebbe un improcrastinabile, serio e responsabile, piano di riequilibrio al fine di scongiurare il dissesto finanziario dell’Ente.

La domanda è d’obbligo e si riferisce al perché gli Uffici si ostinino a disattendere nonostante i reiterati inviti, anche, da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, l’avvio della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, così come normata dall’art. 243 bis del TUEL.

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