Messina. “Beatrice 2020”: il cuore di un vino, l’anima di una famiglia.
Scritto da Sonia Andaloro il 11 Ottobre 2025
Nelle campagne di Contrada Greco, a Briga Marina, dove il mare incontra le colline e il vento porta con sé profumi di terra e salsedine, le Cantine Bonfiglio hanno aperto le loro porte per presentare l’annata 2020 del Faro DOC “Beatrice”, un vino che non è soltanto un’etichetta, ma una dichiarazione d’amore.
“Beatrice” nasce dal desiderio di Biagio Bonfiglio di trasformare un sentimento familiare in un racconto enologico. È dedicato alla moglie, ma attraverso di lei celebra tutte le donne che, con forza e dolcezza, hanno intrecciato la storia dell’azienda. Fa parte della linea “Donne di Famiglia”, un progetto che unisce memoria, affetti e identità territoriale.

Nel calice, “Beatrice 2020” si rivela come un mosaico armonico di Nerello Mascalese, Nocera, Nerello Cappuccio e Nero d’Avola. Ogni vitigno aggiunge un tratto alla narrazione: la struttura e la mineralità del Mascalese, la profondità del Nocera, la morbidezza del Cappuccio e la sensualità del Nero d’Avola. Dopo una vinificazione rispettosa della materia prima, il vino matura in tonneaux di rovere francese, dove sviluppa la sua anima più complessa: profumi di frutti rossi maturi, note speziate, balsamiche e un tocco di eleganza marina che parla del suo luogo d’origine.

Durante la presentazione ufficiale, Antonino Bonfiglio, oggi alla guida dell’azienda, ha accolto ospiti e autorità — tra cui il sindaco di Messina Federico Basile, il sindaco di Taormina On. Cateno De Luca e il direttore generale della Città Metropolitana Dott. Giuseppe Campagna — in un’atmosfera intima e familiare, sospesa tra tradizione e innovazione.
Gli ospiti hanno visitato gli spazi produttivi delle Cantine, fondate nel 1982 e oggi unica realtà messinese a curare l’intera filiera, dalla vigna alla distribuzione. Un viaggio nel cuore del lavoro artigianale, dove il tempo è ancora un ingrediente prezioso e l’uva diventa memoria liquida.
Un percorso di sapori: la cucina incontra il Faro DOC
A rendere ancora più intensa la giornata, un buffet degustativo che ha trasformato il vino in ispirazione per i sensi.

Tre interpreti della cucina messinese – Paolo Romeo (Ristorante Corte di Mari), Maria Carlotta Andreacchio (Trattoria del Marinaio) e il pizza chef Mirko Iannello (Pizzburgh) – hanno costruito un percorso gastronomico pensato come un dialogo tra materia, tradizione e vino.
Romeo ha aperto con piatti che uniscono tecnica e sentimento:
- Uovo croccante su crema di maiorchino e verdure selvatiche, un omaggio alla terra;
- Arancino scomposto e Risotto al contrario con frutti rossi e tartare di tonno, piatti che intrecciano mare e terra con eleganza, in perfetta sintonia con le note minerali e speziate del Faro DOC.
Andreacchio ha portato in tavola la genuinità della cucina di casa:
- Parmigiana di pescespada, arancinetti di tonno, cornetti salati e ricottine fresche, fino alla sorprendente Gricia “Caio e Pepe”, dove il guanciale incontra la morbidezza della pasta siciliana.
Infine, la maestria di Iannello ha reso la pizza un linguaggio d’autore:
- Pizza padellino con cicoria in doppia cottura, stracciatella di bufala e gambero rosso di Mazara, un incontro perfetto tra la sapidità marina e l’intensità del vino.

A concludere, il maestro gelatiere Giuseppe Arena ha firmato un epilogo dolce e poetico:
- Gelato all’arancia rossa e cannella, un abbraccio di freschezza e spezie;
- Gelato al gianduia, denso e vellutato, perfetto per accompagnare il calore avvolgente del “Beatrice”.
Nel calice, come nella vita, la famiglia Bonfiglio continua a raccontare la Sicilia più autentica — quella che cresce nel silenzio delle vigne e risplende, ad ogni vendemmia, di nuova emozione.